Greta

sabato 26 dicembre 2009

Obliterami

Mi abbasso la gonna, guardo il mare.
Mi ha eccitata per anni, l’orgasmo vietato fra lenzuola da single che relego dopo l’uso tra la biancheria da stirare e i biscotti per cani. E che da qualche giorno mi sorprende anche in ufficio. E dal benzinaio, e alle poste. La fantasia si insinua come un groppo di febbre censurata. Abbrancata allo stomaco, mi annichilisce e addomestica la mia volontà.

Ma oggi. Vestita di bianco in una mattina afosa sul 97, viaggio su un autobus pieno lungo il mare di Napoli. In piedi, accaldata, mi reggo stretta vicino all’uscita. È oltre il Vomero che una mano decisa, insolente, mi alza la gonna. Offesa, sussulto. Ma le dita mi scompongono le cosce. Sanno dove andare. Spostano il pizzo delle mutande e poi si muovono, lentamente.

Lentamente la mano passa sul pelo – il mio - morbido e lo accarezza piano. Ci gioca – lo liscia, lo tira, lo annoda. Lo assaggia. E va oltre.

Un ingombro occupa le mie grandi labbra.
Al bivio tra via Chiatamone e Santa Lucia le sento, golose, gonfiarsi.

Un’arrendevolezza sudata mi scioglie. Sa. Che può. E che deve. Che lo stavo aspettando.
Che mi sporgo a guardare il mare per aprirmi alle sue dita grosse. Fargli snidare un desiderio rapace.


Oscilliamo con gli scossoni dell’autobus, tra lo sguardo di uno scolaretto e le borse della spesa della signora Camilla. Selvatico, mi percorre. La mano mi appaga di un pudore smascherato, senza volto. Sento un fiato corto, via via più mozzo, sul collo. Depredata mi spalanco a un maschio casuale che mi rapina e mi ridona la voglia. Sono bagnata, sono sporca, sono oltre. Estraneo, un corpo aderisce al mio. Avido, spasmodico, mi spaventa mi percorre mi schiaccia mi stringe.
Un ringhio all’orecchio mi dice che è sazio. Ma sono marea - verde selvaggia e provocante e lo trattengo tra le cosce. Prendo l’ultimo brandello forsennato, il mio.

Poi, apro gli occhi e lo lascio andare. La signora Camilla è scesa. Con le buste della spesa svolta l’angolo e scompare. Io non so, con questo caldo, discernere tra carne usata e fame.
Ho scordato i biscotti per cani.

© Madame Greta Urbetzkj Your Web-Mistress 2009
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